Il Museo Diocesano, aperto nel 1927 dall’arcivescovo Alessandro Lualdi, si trova all’interno del Palazzo Arcivescovile di Palermo voluto, a metà del ‘400 dall’arcivescovo Simone Beccadelli di Bologna. Dell’impianto quattrocentesco rimangono ancora oggi visibili alcuni elementi gotici come il portale che porta lo stemma del suo fondatore. Il Palazzo è stato oggetto di vari rimaneggiamenti a partire dal Cinquecento visibili sia nella facciata che negli interni i quali nel Settecento divennero tra i più fastosi di Palermo.
Il Museo Diocesano, inizialmente ospitato al secondo piano dell’edificio, negli anni ’80 dello scorso secolo fu spostato, per volere dell’allora cardinale Salvatore Pappalardo, nei saloni di rappresentanza, attualmente in restauro, che si affacciano sulla via Matteo Bonello e dove tuttora si trova.
La collezione inizialmente comprendeva solo le sculture presenti all’interno della Cattedrale prima che questa subisse le trasformazioni dell’epoca rinascimentale per poi accogliere anche opere provenienti da chiese distrutte o dismesse e , negli anni 70-80, opere custodite in chiese non sicure per motivi di sicurezza arrivando così a comprendere otto secoli di storia della chiesa palermitana dal XII al XIX secolo