La Galleria Borbonica era un viadotto sotterraneo che avrebbe dovuto congiungere il Palazzo Reale con Piazza Vittoria, con l’intento di creare un percorso militare rapido dalla Caserma Vittoria di Via Pace, oggi via Domenico Morelli, alla Reggia e una via di fuga verso il mare per i sovrani. Nei progetti dell’architetto Errico Alvino avrebbe dovuto essere suddiviso in due gallerie per gli opposti sensi di marcia, ma nella realtà il secondo senso di percorrenza non vide mai la luce. Lo scavo, iniziato a metà Ottocento, arrivò sotto Piazza Carolina, alle spalle di Piazza Plebiscito, ma non raggiunse mai il Palazzo Reale.

Durante la seconda guerra Mondiale la Galleria Borbonica ed alcune ex cisterne limitrofe furono rifugio per migliaia di napoletani. Per rendere quei luoghi più vivibili, furono installati un impianto elettrico e dei servizi igienici. Dalla fine della guerra e fino al 1970 si utilizzò il tunnel come Deposito Giudiziale Comunale: qui dunque venne custodito tutto quello che si recuperò dalle macerie dei bombardamenti e anche tutto quello che fu possibile salvare da crolli, sfratti e sequestri.
Non è difficile immaginare la varietà degli oggetti che sono stati rinvenuti in questo ampio cunicolo, tra cui auto e motoveicoli d’epoca e statue di diversi periodi. E’ possibile scegliere tra tre diversi percorsi: Standard, Avventura e Speleo.